Nella mia lingua si dice PACE!

Grazie al bel lavoro dell’Istituto “Olivetti-Callegari” di Ravenna che esprime il comune sentire di noi tutti e rappresenta le tante iniziative realizzate e in corso nelle scuole.
Il testo che qui si pubblica testimonia come la scuola sia un luogo significativo di educazione alla Pace e di coerente interpretazione del mondo di oggi e di ieri, di proposta. Esprime responsabilità nel tempo presente e verso quello futuro. Non è indifferenza; è spazio insostituibile di incontri anche multiculturali, di costruzione di relazioni, di acquisizione di strumenti culturali per diventare soggetti attivi nella polis.
La Pace è sentita e agita quale bene irrinunciabile da perseguire quotidianamente con tenacia come preziosa fondazione dei rapporti tra persone e Stati. La radice della parola consiste proprio nell’ unire, saldare. Pone un legame profondo tra gli esseri umani rimandando alla fraternità, all’uguaglianza, alla libertà. Questo significa riconoscimento dell’Altro, della cooperazione, del dialogo, della coscienza etica, della mediazione.
La nostra scuola fondandosi sulla Costituzione repubblicana ne vive i valori.

“L’Italia ripudia la guerra”.